Una breve storia di Villa Galeazza a cura del Dott. Davide BERIO

Su Capo Berta, una delle più suggestive zone panoramiche di Imperia Oneglia, nel verde della flora mediterranea, circondata da pini secolari e ulivi e cipressi, si erge una Villa di un bianco splendente detta Galeazza.

La Villa prende il nome dalla sottostante spiaggia Galeazza dove un mare color cobalto si perde a delimitare l‘orizzonte mentre pietre levigate come ciottoli sembrano fare da banchina a tre grandi scogli immersi nel mare come navi antiche.

I vecchi onegliesi, già nel 1600, chiamavano questi scogli di dimensioni diverse, allineati uno in fila all’atro, con nomi di navi dell’epoca.

Il primo scoglio, il più piccolo, oggi quasi in parte spiaggiato, veniva chiamato per le sue sembianze “Sagitta” ovvero freccia; il secondo, veramente maestoso “Galeazza” come le Galee esclusivamente da guerra che furono in uso dal 1400 e combatterono anche nella battaglia di Lepanto; il terzo, di media grandezza, “Bregantina” dal tipo di imbarcazioni a vela latina con due alberi e a remi usate dal 1400 al 1500 dai corsari. Oggi si ricorda solo lo scoglio Galeazza.

I proprietari di questa dimora, appartenenti a una nota famiglia di imprenditori, uomini di lettere e collezionisti, scesero di chiamarla come lo scoglio Galeazza, tanto amato e ammirato.

La Villa è un importante esempio di architettura in stile Bauhaus, progettata dall’architetto tedesco Alfonso Scholl nel 1933, architetto che già nel 1925 progettò, per gli stessi Imprenditori, lo stabilimento della ditta “Olio Sasso” seguendo le avanguardie dell’epoca.

La scuola d’arte Bauhaus fu fondata dall’architetto tedesco Walter Gropius nel 1919. L’architetto Scholl ne è stato interprete per il design e per le forme architettoniche in quanto espressione del razionalismo e funzionalismo che rappresentava in quegli anni la massima espressione culturale europea.

Per il suo valore artistico lo stabilimento della Sasso, oggi sede della Camera di Commercio, nel 1996 è stato dichiarato dalla sovraintendenza ai beni culturali monumento nazionale.

La stessa valutazione vale anche per la Villa Galeazza, unica abitazione privata a Imperia espressione di quel movimento culturale e quindi di grande pregio artistico.

L’ingresso alla Villa è pavimentato con grandi lastre di porfido rosa e circondato da un prato all’inglese, primo esempio in quegli anni nella nostra città, ed era mantenuto in modo perfetto grazie a un modernissimo impianto di irrigazione.

Superata la soglia, a sottolineare che siamo nella Villa Galeazza, troviamo sul pavimento uno splendido tondo Liberty di marmo rosa e nero intarsiato che riproduce una sirena tra gli scogli della Galeazza.  

Tondo in marmo rosa all’ingresso di Villa Galeazza

La Villa Galeazza con i suoi quattro piani fu custode di innumerevoli capolavori d’arte come quadri, statue, tappeti, mobili antichi, oggetti preziosi, tutti misteriosamente scomparsi.

I carabinieri del Nucleo per la Tutela dei Beni Artistici, alla vista del catalogo d’opere d’arte di autori famosi presentato dagli eredi, rimasero talmente impressionati da paragonare quel patrimonio a un piccolo Louvre.  

Oggi Villa Galeazza, gioiello di architettura e di storia, avrà un compito molto prezioso: quello di essere un’oasi di bellezza per ragazzi particolarmente speciali per le loro diverse abilità.

Imperia Oneglia, 13 settembre 2021.

                                                                         Dott. Davide BERIO.

La Fondazione ISAH ha acquistato Villa Galeazza prestigiosa dimora storica su Capo Berta. Se puoi sognarlo, puoi farlo!

Il Video di Villa Galeazza: https://youtu.be/TWQV3U1btmU

A conferma della celebre frase di Walt Disney si realizza  oggi un altro sogno nel cassetto di tutti coloro che, a vario titolo, hanno creduto  e credono con orgoglio, intensità e positività,  nei valori, nella mission e nella vision della Fondazione ISAH, ente senza finalità di lucro patrimonio della comunità imperiese.

Grazie alla volontà, determinazione e dedizione del Presidente Stefano PUGI, coadiuvato dall’intero Consiglio di amministrazione, oggi si è compiuto un ulteriore  passo epocale nella storia dell’Ente.

Un risultato figlio  di una visione e frutto di un intenso lavoro portato avanti con serietà nonostante la difficile fase di pandemia acuta che ha seriamente impegnato tutti gli operatori dell’ente.

Grazie a decine di anni di oculata amministrazione, di impegno e   abnegazione del Direttore Generale Luca De Felice e di tutti i suoi più stretti e validi collaboratori, l’ ISAH è riuscito, a fronte di un importantissimo investimento,  ad acquistare il complesso immobiliare “ Galeazza” composto dalla elegante “Villa” (1.500mq su 5 piani),  6 appartamenti e  32 mila mq di terreno circostante, dove dare una casa per sempre ai  ragazzi diversamente abili inseriti nei percorsi di riabilitazione, in un contesto prestigioso e accogliente.

La struttura si trova  su Capo Berta, in una delle più suggestive zone panoramiche di Imperia Oneglia, nel verde della flora mediterranea, circondata da pini secolari , ulivi e cipressi,  con una vista unica e straordinaria a picco sul mare esattamente sopra il famoso scoglio da cui trae il nome .

Rappresenta un  importante esempio di architettura in stile Bauhaus, disegno avveniristico  dell’architetto tedesco Alfonso Scholl del  1933 , lo stesso che ha progettato la sede della ditta Sasso.

In locazione ad ISAH dal 2003 è sede dell’Unità Residenziale del centro di riabilitazione ISAH per bambini in età evolutiva, ragazzi e giovani adulti affetti da disabilità psicofisiche e sensoriali . L’innovativo progetto, avviato 18 anni or sono, fu quello di  stravolgere radicalmente il prototipo di struttura di riabilitazione prediligendo, ad un unico grande stabile, unità operative distinte  appropriate all’uso specifico per una migliore qualità di vita:  gli ospiti di Villa Galeazza infatti utilizzano quella sede  principalmente come propria casa, mentre durante la giornata, accompagnati e supportati dai loro operatori di riferimento,  frequentano il centro diurno di piazzetta De Negri per i trattamenti riabilitativi, le scuole per la parte formativa e le strutture pubbliche e private territoriali dove si svolgono gli altri interventi programmati dall’equipe mutidisciplinare del centro.  

La forza del progetto, che oggi si concretizza pienamente, è quello di garantire un modello dove viene data priorità ad un intervento  bio-psico-sociale . Il risultato di salute e qualità di vita, infatti , non dipendono solo da elementi organici o biologici, ma anche da fattori psicologici e sociali .

Un ringraziamento particolare è sicuramente dovuto alla precedente proprietà: la Signora Maria Novaro e la  famiglia  che hanno condiviso questo ambizioso progetto partecipando attivamente e con spirito di solidarietà alla sua  realizzazione.

Il video con le riprese della struttura è disponibile su youtube al seguente indirizzo: 

https://youtu.be/TWQV3U1btmU

Tutto d’aMare “Insieme si può” – Rappresentazione teatrale e musicale dei ragazzi dell’ISAH

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La pandemia non è riuscita a fermare la vena artistica dei ragazzi dell’ISAH impegnati durante tutto l’anno nei laboratori teatrali e musicali nell’ambito delle attività abilitative previste dai progetti riabilitativi individualizzati.

Per il secondo anno consecutivo la complessa situazione sanitaria mondiale ha imposto stringenti limitazioni ai percorsi inclusivi  che la riabilitazione si pone come obiettivi principale per quelle persone con deficit relazionali derivanti dalle più svariate cause.

Nonostante il contesto,sinceramente molto complicato, e la particolare fragilità delle persone assistite  la Fondazione ISAH è riuscita non solo a limitare  in modo egregio i rischi e le conseguenze della diffusione del COVID19, ma a adattare costantemente la propria organizzazione e le proprie metodologie di intervento al fine di dare continuità agli interventi sanitari e sociosanitari, che non sono mai stati sospesi.

In quest’ottica anche i laboratorio teatrale e musicale, avviato ormai 20 anni fa grazie  alla iniziativa dell’Associazione Global Art Studio di Diano Marina capitanata dal Maestro Prof. Adriano Strangis, ha continuato la propria attività riscendo a stimolare le passioni e l’arte dei ragazzi dell’ISAH utilizzando,  nei momenti più difficili, anche quelle  tecnologie che hanno permesso di continuare il lavoro anche a distanza.

E’ così che anche quest’anno la Fondazione ISAH e la Global Art Studio, nonostante tutto, sono riusciti a organizzare   la 20° Edizione di Porte Aperte portando in scena lo spettacolo dal tutolo Tutto d’Amare “Insieme si può” – venerdì 27 agosto 2021 alle ore 21.00.  In prima battuta si era ipotizzato di tornare in mezzo alla gente utilizzando la location messa a disposizione dal Comune di Imperia in Calata Aicardi, ma l’andamento dei contagi e la fragilità delle persone coinvolte ha imposto una condotta piu prudente.

Si è deciso di tornare dove tutto ebbe inizio 20 anni fa : nel giardino panoramico delle sede storica dell’ISAH in piazzetta G.B. De Negri 4 ad Imperia riservando l’ingresso solo un ristrettissimo numero di persone che già quotidianamente frequentano la struttura (personale, utenti e familiari ) in possesso del Green Pass  e nel rispetto di tutte le procedure quotidianamente adottate per il contenimento dei contagi  

Una troup televisiva riprenderà l’evento che verrà poi condiviso sui canali social della Fondazione

Il tema della serata sarà il Mare e l’Amare e il messaggio che si vuole trasmettere è quello dell’importanza dello stare insieme,  dell’inclusione, dell’agire comune per il bene comune, della forza dell’arte e della musica per superare anche i momenti più difficili  della vita.

Nella serata si potrà ascoltare, in prima assoluta, un brano composto dal Maestro Strangis dove i ragazzi dell’ISAH si esibiranno con strumenti a percussione costruiti interamente da loro stessi.

L’evento fa parte di un progetto regionale  più ampio denominato “ Insieme si può”  “Patto sussidiarietà” finalizzato all’inclusione della persona con disabilità nelle diverse attività sociali, culturali, sportive e di tempo libero e, contestualmente, avviare concrete azioni di supporto e contrasto  al fenomeno dell’isolamento sociale, ancora più accentuato dall’emergenza Covid -19 nell’’ambito del quale  è stato anche realizzato un video tutorial dove i ragazzi dell’ISAH illustreranno come costruire facilmente anche a casa gli strumenti musicali artigianali utilizzati.

Il Presidente Fondazione ISAH                                                               
Stefano PUGI                                                                                                 

Il Presidente Global Art Studio
Prof. Adriano Strangis

La Fondazione ISAH acquista la sede storica di piazza De Negri dal Comune di Imperia

Nella giornata di oggi, negli uffici del Comune di Imperia,  si è esperita l’asta pubblica per la vendita della storica sede dell’ ISAH in piazzetta Giovan Battista De Negri.

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione mi aveva autorizzato a presentare offerta per l’immobile che, da sempre, è la sede dove vengono erogati trattamenti sanitari di riabilitazione a bambini, ragazzi e giovani adulti affetti da disabilità psicofisiche e sensoriali e dove sono collocati gli uffici amministrativi di un ente che ha raggiunto negli anni una dimensione più che significativa per la città, occupando oltre 130 persone.

Quello che provo dopo questa aggiudicazione è un misto di gioia e di commozione per aver potuto garantire per sempre  un luogo sicuro per le cure a l’assistenza ai nostri bambini e ragazzi.

E’  un grande investimento finanziario, ma sono consapevole che era la cosa giusta da fare.

Non posso dimenticare di ringraziare smisuratamente il nostro direttore Luca De Felice e tutti i dipendenti che lavorano e hanno lavorato in ISAH, perché è grazie alla loro professionalità, al loro impegno, alla loro passione e dedizione che oggi la Fondazione ha potuto contare  sulle risorse per un investimento così importante.

Credo che anche i genitori, familiari e caregiver dei bambini e ragazzi che sono in cura da noi possano essere contenti di avere la certezza che la sede storica dell’ISAH rimarrà per tutta la vita di proprietà di questa fondazione a garanzia di un polo sanitario altamente specializzato  e   patrimonio della Città di Imperia.

Per l’occasione è bene ricordare che l’attuale  fondazione è sorta nel lontano 1853 ad Oneglia grazie alla volontà di  Padre Giovanni Battista De Negri dell’ordine dei padri scolopi e  su autorizzazione del re Vittorio Emanuele II che gli conferì il titolo di Regio Istituto Sordomuti.

“L’Istituto fu fondato a spese della maggior parte dei Comuni e delle Opere Pie della Provincia massimamente dalla Città Capoluogo di essa e dalla generosità del Governo” e la sua prima sede era in Piazza Ulisse Calvi. Il terremoto del 23 febbraio 1887 che colpì violentemente la zona lesionò la struttura e di li si iniziò a pensare ad una nuova sede.

Grazie ad un mutuo a tasso agevolato messo a disposizione dal Governo il Consiglio Comunale si attivò per la scelta del terreno su quale costruire la Nuova sede dell’Istituto.

Si scelse quello di proprietà dei fratelli Bianchi del fu cavaliere Alessandro in località detto “dietro il Monastero”considerata ideale perché salubre.

Nel  gennaio 1889 venne pubblicato l’avviso d’asta di appalto per la costruzione del Regio Istituto Sordomuti” su progetto dell’Ing. Regnoli. La costruzione dell’intero immobile si concluse  nell’agosto del 1890 da parte della ditta Ambrogio Sommaruga e C. che consegnò le chiavi all’allora Sindaco di Oneglia Dott. Nicolò Berio il quale a sua volta le consegnò immediatamente al Presidente dell’Istituto Bernardo Ghersi.

Dopo oltre 168 anni, grazie all’impegno di tanti cittadini Imperiesi e non solo, la storia potrà continuare ……..

Il Presidente
Stefano PUGI

The hands of the child who smeared on the gray background.

Bilancio Sociale 2020

Con Deliberazione di Consiglio di Amministrazione della Fondazione n. 18 in data 30 aprile 2021 è stato approvato il Bilancio Sociale 2020 dell’Ente ai sensi del Dlgs 3 luglio 2017 n. 117 redatto secondo le Linee Guida adottate con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali in data 4 luglio 2019.

Il Bilancio Sociale è possibile scaricarlo da seguente link:

La Fondazione ISAH partecipa la progetto progetto di welfare “WeAreFamily” lanciato dal Cuneo Granda Volley (soc. pallavolo A1 Femminile) e Granda Volley Academy

È stato presentato nella mattina di venerdì 30 aprile in una conferenza stampa presso il Mare Hotel di Savona il nuovo progetto di welfare e inclusione sociale WeAreFamily delle società Cuneo Granda Volley e Granda Volley Academy, creato con l’obiettivo di diventare la più ampia e diffusa rete di inclusione sociale a livello sportivo delle provincie di Cuneo, Asti, Savona, Imperia e Genova ( https://www.cuneograndavolley.it/cuneo-granda-volley-e-granda-volley-academy-lanciano-il-nuovo-progetto-di-welfare-wearefamily/ )

A illustrare l’ambizioso progetto l’avvocato Dino Vercelli, vice presidente di Cuneo Granda Volley con delega al welfare, alla Granda Volley Academy e all’organizzazione degli eventi estivi e Luca Di Giacomo, presidente Granda Volley Academy, che a seguire ha svelato tutti i dettagli dell’Academy Summer Camp in programma a luglio a Loano (Savona); presenti la dirigenza della società di via Bassignano con il neo presidente José Cartellone, il CEO Diego Borgna e il direttore sportivo Gino Primasso e le tre realtà parte integrante del progetto fin dalla fase di ideazione, vale a dire la Cooperativa Onlus Il Faggio di Savona rappresentata dal presidente Danilo Pisano, la Fondazione ISAH di Imperia nella persona del direttore generale Luca De Felice e la Cooperativa Proposta 80 di Cuneo con il presidente Flavio Degioanni, collegatosi da Cuneo.

Il progetto WeAreFamily si svilupperà nelle aree urbane in cui hanno sede società sportive aderenti al progetto Granda Academy Network, nato nell’estate del 2019, e coinvolgerà quindi le provincie di Cuneo, Asti, Savona, Imperia e Genova. L’iniziativa è rivolta a disabili fisici di età compresa tra i 14 e i 50 anni, una fascia di popolazione con un numero esiguo di soggetti praticanti attività motoria per diversi motivi che vanno dall’offerta limitata all’atteggiamento degli altri sportivi, non sempre disponibili a svolgere attività con i disabili, fino alla sensazione d’inadeguatezza rispetto alla pratica motoria e alla paura delle famiglie di esporre i figli a situazioni percepite come rischiose. Gli obiettivi principali dell’iniziativa sono l’avviamento di un maggior numero di disabili alla pratica motoria, il potenziamento delle abilità motorie dei disabili, la diffusione tra i disabili e le famiglie della cultura dello sport e degli effetti positivi che questo produce e l’incremento dell’autonomia dei disabili, aiutandoli a migliorare le abilità socio-relazionali e potenziando le capacità comunicative.

Fondamentale per il raggiungimento di questi obiettivi il coinvolgimento della Cooperativa Onlus Il Faggio di Savona, della Fondazione ISAH di Imperia e della Cooperativa Proposta 80 di Cuneo, tre realtà che operano da anni sui rispettivi territori offrendo assistenza a vari livelli ai disabili psico-fisici. Il progetto, strutturato su un orizzonte temporale di dodici mesi, replicabile su più annualità e scalabile su diversi territori, dopo i primi tre mesi di lancio e promozione del progetto, di individuazione dei disabili partecipanti e di formazione dei vari soggetti coinvolti (famiglie, coach, operatori), avrà il suo clou tra il quarto e il decimo mese, in cui si proporrà almeno un incontro settimanale di attività fisica e motoria, si disputeranno tornei di volley, sitting volley e/o si svolgeranno attività sportive come da diverse abilità individuate. In questa fase saranno co-protagoniste le giocatrici della squadra di Serie A1, che prenderanno parte una tantum alle sessioni di allenamento. I ragazzi partecipanti al progetto saranno altresì invitati al Palazzetto dello Sport di Cuneo per assistere alle gare di campionato e parteciperanno ad eventi spot.

Tra gli obiettivi a lungo termine del progetto c’è anche la costituzione di una vera e propria squadra con atleti portatori di disabilità fisiche, la Cuneo Granda Volley Paralympics, che parteciperà a tornei e campionati di riferimento con la propria Federazione, alle amichevoli e a tutte le manifestazioni idonee per i suoi componenti e rappresenterà a tutti gli effetti la pallavolo biancorossa, richiamando anche atleti di altre zone. Un traguardo ancora lontano, ma intanto il primo passo è stato compiuto con la sottoscrizione del protocollo di intesa tra Cuneo Granda Volley, Granda Volley Academy, Cooperativa Onlus Il Faggio, Fondazione ISAH e Cooperativa Proposta 80.

DINO VERCELLI, VICEPRESIDENTE CUNEO GRANDA VOLLEY: «C’è grande soddisfazione per la sottoscrizione del protocollo di intesa, che rappresenta il punto di partenza di un percorso complesso e stimolante allo stesso tempo. Questo anno di pandemia ci ha dimostrato come lo sport sia fondamentale per tutti e ancora di più per i disabili, che spesso invece ne sono tagliati fuori. Siamo molto felici di avere nella nostra squadra tre realtà esperte e di grande spessore come la Cooperativa Onlus Il Faggio, la Fondazione ISAH e la Cooperativa Proposta 80, che daranno senza dubbio un contributo importante per la parte di loro competenza. Siamo certi che per le giocatrici della Serie A1 il coinvolgimento attivo nel progetto sarà una grande occasione di crescita e di acquisizione di un nuovo punto di vista. Ci aspettiamo collaborazione ed entusiasmo da parte delle comunità e dei territori coinvolti: per vincere questa partita c’è bisogno del supporto di tutti gli attori interessati. Uno strumento immediato e concreto per sostenere il progetto è donare il cinque per mille alla Granda Volley Academy, un piccolo gesto che fa la differenza».

La Cooperativa Onlus Il Faggio di Savona è nata a Savona nel 1980 con progetto semplice quanto ambizioso: progettare la gestione di una struttura residenziale per soggetti portatori di handicap psichico lieve. Con essa prende il via il progetto di fornire nuovi servizi per soggetti portatori di handicap: l’assistenza scolastica, i centri socio-educativi, la formazione professionale, gli interventi riabilitativi. Nel 1986 è aperta una seconda struttura residenziale e nel 1993 la cooperativa si iscrive nel Registro Prefettizio quale cooperativa sociale. A partire dal 1993, Il Faggio è presente con la propria attività anche nella provincia di Imperia, ampliando le aree di presenza e la tipologia di servizi. Oggi Il Faggio ha un impatto economico con le sue attività di circa 23 milioni di euro, facendone per strutture gestite, fatturato e numero di addetti, la prima Cooperativa di Produzione e Lavoro e la prima Cooperativa Sociale della Liguria. Sito web: https://www.ilfaggiocoop.it/   

L’I.S.A.H. Centro di riabilitazione polivalente e Casa di Riposo San Giuseppe è una Fondazione (ente senza finalità di lucro) sorta il 29 ottobre 2019 dalla trasformazione dell’omonima Azienda Pubblica di Servizi alla persona nata nel 2003 a sua volta dalla fusione delle preesistenti I.P.A.B. l’ I.S.A.H. centro di riabilitazione polivalente con sede ad Imperia (costituita nel 1853) in piazza G.B. De Negri 4 e la Casa di Riposo San Giuseppe con sede a Dolcedo in piazza Airenti. La neocostituita Fondazione ha mantenuto le finalità istituzionali degli enti da cui trae origine e gestisce un centro di riabilitazione polivalente per portatori di handicap psico-fisico e sensoriale, una Residenza Protetta per Anziani e una Residenza Sanitaria Assistita per Disabili. Sito web: https://www.centroisah.it/

La Cooperativa Proposta 80 nasce a Cuneo nel 1978 grazie all’iniziativa di persone specializzate in scienze pedagogiche. L’intento è promuovere iniziative culturali e di ricerca nel settore delle Scienze Umane per avviare servizi educativi e di assistenza a favore delle fasce deboli della popolazione. Nel 1978 avvia un Servizio Psico Pedagogico a favore di portatori di handicap in età scolare, offrendo servizi di logopedia, psicomotricità e psicopedagogia alle Direzioni Didattiche di diversi Comuni. Nel 1979 inizia la gestione, in convenzione con il Comune di Cuneo, di un Centro diurno per handicappati gravi e gravissimi (un servizio sperimentale a livello regionale), gestito tuttora in convenzione con il Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese. Fin dal suo esordio, la Cooperativa Proposta 80 concentra le sue energie nella costruzione di una buona prassi nell’ambito dell’intervento sul disagio. A tale scopo l’azione si è rivolta alla ricerca di strategie innovative nel campo psicopedagogico, della cura della persona e a costruire una rete di relazioni con la comunità locale. Sito web: http://www.proposta80.com/

Giornata della terra 22 aprile 2021


AMICA TERRA
LA TERRA E’ UN’AMICA GENEROSA,
E’ UNA GRANDE MADRE AFFETTUOSA,
LA TERRA E’ UN BENE PREZIOSO,
E’ UN LUOGO MAGICO E FAVOLOSO,
LA TERRA E’ MAESTRA DI SAGGEZZA
E CI REGALA TANTA BELLEZZA!

Il Centro di Riabilitazione ISAH si dota del test LEITER 3 per misurare QI in persone non verbali

MISURARE IL QI e l’abilità cognitiva a bambini, adolescenti e adulti (dai 3 a 75+ anni) non verbali da parte dei medici specialisti e Psicologi del Centro di Riabilitazione ISAH è ora possibile grazie all’acquisto della scala Leiter-3!

A differenza dei test tradizionali del QI, la Leiter 3 pone l’accento su componenti fluide e non verbali del ragionamento. Questa sua caratteristica la rende perfetta per soggetti con disturbi del linguaggio, con persone che non parlano l’italiano come lingua madre, o con chi ha subito danni cerebrali o è affetto da patologie degenerative (es. l’Alzheimer, Parkinson e demenze); tale scala è utilizzabile anche con persone con disturbi motori.

La presenza di due batterie distinte per il QI non verbale e attenzione e memoria rappresenta il punto di forza e fa in modo che, soprattutto nel caso di soggetti con ADHD o disturbi dell’apprendimento, i fattori di memoria ed attenzione non riducano in maniera impropria la stima del funzionamento cognitivo globale.

La Fondazione ISAH ONLUS si è dotata di questo prezioso strumento diagnostico, utile ad incrementare la qualità dei servizi sanitari e riabilitativi dei propri centri di riabilitazione utilizzando, in parte, anche i preziosi e significativi contributi ricevuti dalla A.C. Taggia Associazione Sportiva Dilettantistica e della Sig.ra Maria MASSABO’ di Imperia ce si coglie l’occasione di ringraziare per la sensibilità dimostrata.

2 aprile: Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo

“NON GIUDICARE SBAGLIATO CIO’ CHE NON CONOSCI, MA COGLI L’OCCASIONE PER COMPRENDERLO” Pablo Picasso

Chissà se quando Picasso scrisse questa frase durante il “periodo blu” immaginava che questo sarebbe diventato il colore simbolo della Giornata Mondiale sull’Autismo.

Probabilmente no, ma questa frase ne riassume in pieno tutto il suo significato.

La giornata mondiale sull’Autismo nata per promuovere la consapevolezza nei confronti di una disabilità, che nonostante i progressi scientifici, è ancora avvolta da incertezze e tabù sociali, si celebra oggi 2 Aprile 2021 in un momento storico drammatico per il mondo intero.

La Fondazione ISAH quest’anno, non avendo potuto organizzare i consueti eventi legati alla ricorrenza, coglie l’occasione per suggerire una riflessione sull’impatto che la pandemia ha avuto sulle persone affette da Autismo e sulle loro famiglie.

Il confinamento in casa, la limitazione dei contatti sociali, la riduzione dei servizi erogati imposti dalla pandemia, hanno avuto e probabilmente continueranno ad avere nel tempo effetti negativi sulla qualità di vita delle persone diversamente abili e delle loro famiglie.

Tutto ciò impone un continuo adattamento e riorganizzazione dei servizi integrati per riuscire ad intervenire a sostegno sull’intero sistema famigliare individuando specifici facilitatori ambientali che possano garantire una esperienza di vita equilibrata ed adeguata alla situazione eccezionale venutasi a creare.

Un ruolo significativo ha assunto l’attivazione immediata di modalità proattive a garanzia della continuità degli interventi, rinforzando l’alleanza terapeutica con la famiglia attraverso la co-progettazione degli interventi e il lavoro di rete per l’integrazione tra i vari contesti operativi.

Ma questa giornata deve spingere oltre e promuovere una cultura di conoscenza sull’autismo e della altre diverse e molteplici disabilità, conoscenza che possa portare la società civile a comprendere la disabilità per non averne paura, ma per essere in grado di capire le differenti modalità comportamento spesso lontane dalle convenzioni per creare nuove modalità di interazione, valorizzare le differenze, aumentare la possibilità di comprensione e stimolare la partecipazione sociale.

Firmato protocollo d’intesa per un ‘Polo Sociale’ in via Agnesi, ecco il progetto di Comune, Casa di Riposo e Fondazione ISAH

È stato sottoscritto oggi, in Comune ad Imperia, il Protocollo d’Intesa tra l’Amministrazione, la ASP Casa di Riposo Imperia e Fondazione ISAH per la realizzazione di un ‘Polo Sociale’ in via Agnesi. A siglare i documenti erano presenti il sindaco Claudio Scajola e i presidenti Eliana Caleffi e Stefano Pugi.

L’obiettivo è di creare un polo socio-sanitario che si occupi di assistenza agli anziani e ai disabili, con ricadute anche a beneficio delle loro famiglie. Sulla base del Protocollo , l’Amministrazione Comunale avvierà una serie di richieste di finanziamenti a valere sui fondi europei, statali e regionali, secondo il progetto-stralcio di fattibilità tecnico-economica redatto da un professionista esterno con la condivisione di tutti i soggetti coinvolti.

Il progetto prevede un significativo ampliamento della struttura di via Agnesi incorporando i locali dell’Istituto d’arte, i quali consentirebbero, una volta ristrutturati e adeguati, la realizzazione di un centro dove poter realizzare un’unità destinata al ‘dopo di noi’. È prevista inoltre la realizzazione di nuovi locali tecnici e di servizio e una riqualificazione delle aree all’aperto di collegamento, il tutto in accordo con le esigenze degli edifici preesistenti oggetto di vincolo monumentale.

Gli interventi consentirebbero inoltre di costruire stabili forme di collaborazione e di sinergia che possano consentire sia economie gestionali (ad esempio, uso condiviso o concertato di servizi come mense e lavanderie) ma soprattutto un ampio e qualificato servizio socio-sanitario.