Storia

Storia dell’ente

L’I.S.A.H. Centro di riabilitazione polivalente e Casa di riposo San Giuseppe è una Fondazione (Ente senza finalità di lucro iscritto nel Registro Regionale della Ligura delle Persone Giuridiche Private al n. 737 ) costituita ,il 29 ottobre 2019  a seguito di quanto disposto dalla Giunta della Regione Liguria con propria deliberaione n. 885 in pari data,  dalla trasformazione della natura giuridica dell’ Azienda Pubblica di Servizi alla persona (Ente di diritto Pubblico), ai sensi della L.R. Liguria 33/2014, che a sua volta era  sorta dalla fusione delle preesistenti I.P.A.B. l’ I.S.A.H. centro di riabilitazione polivalente (nato nel 1853 come Istituto dei Sordomuti)  con sede ad Imperia in piazza G.B. De Negri 4 e la Casa di Riposo San Giuseppe con sede a Dolcedo in piazza Airenti.
Coerentemente con le disposizioni dell’art. 10 della legge 328/2000, il decreto legislativo 207/2001 e il Regolamento emanato dalla Regione Liguria n. 6 del 18 marzo 2003 i consigli di amministrazione delle originarie II.PP.AA.BB. hanno deliberato in data 22/10/2003 con verbale n. 49 dell’ISAH centro di riabilitazione polivalente e in data 20/10/2003 con verbale n. 72 della Casa di Riposo San Giuseppe la fusione tra enti e la contestuale trasformazione in Azienda Pubblica di Servizi alla Persona.
Successivamente la Regione Liguria con propria deliberazione di Giunta n. 1751 in data 22/12/2003 ha preso atto della fusione dei due enti sancendo di fatto la costituzione della nuova Azienda Pubblica di Servizi alla Persona denominata “ISAH Centro di riabilitazione polivalente e Casa di Riposo san Giuseppe”.

Con l’emanazione della Legge Regionale della Liguria n. 33 del 2019 viene riconosciuta, tra l altro, la possibilità per le Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona di trasformarsi in Fondazioni acquisendo pertanto la Natura Giuridica privata pertanto dopo un approfondito  studio slle opportunità derivanti da tale trasformazione, il Consiglio di Amministrazione dell’A.P.S.P. il 6 maggio 2019 con Rogito notaio Franco Amadeo ha deliberato di procedere alla suddetta trasformazione, mantenedo peraltro inaltreate le finalità istituzionali-
La Fondazione non ha fini di lucro, ha personalità giuridica di diritto privato , autonomia statutaria, patrimoniale, contabile, gestionale, tecnica, opera con criteri imprenditoriali.
Gli scopi istituzionali della Fondazione , in conformità a quanto previsto dalle tavole di fondazione ed adeguati alle finalità del decreto legislativo 207/2001 (Riordinamento del sistema delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza, a norma dell’art.10 della L. 8.11.2000, n. 328) della L. R. Liguria 33 del 2014 , sono:

  • La Fondazione non ha scopo di lucro e persegue finalità di solidarietà sociale, offrendo interventi e prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e sociali nei confronti di persone anziane e disabili, con particolare attenzione alla non autosufficienza.
  • La Fondazione realizza forme di prevenzione, cura e riabilitazione sanitaria ed integrazione sociale per portatori di disabilità psichiche, fisiche e/o sensoriali, disturbati psichici e minori a rischio. A tal fine effettua prestazioni sanitarie e riabilitative, sociali, assistenziali ed assicura, con servizi residenziali, ai casi di inadeguatezza familiare grave, anche soluzioni abitative ad impronta familiare, alternative a forme istituzionali tradizionali. La Fondazione gestisce strutture per anziani, sia residenziali che diurne, nonché svolge attività domiciliari a favore degli stessi.
  • La Fondazione provvede all’inserimento scolastico degli utenti in età scolare nelle scuole pubbliche e/o private parificate.
  • La Fondazione promuove ed attiva situazioni di formazione professionale e di inserimento lavorativo per gli utenti del Centro di Riabilitazione tenuto conto delle specifiche situazioni degli stessi. Nell’avviamento alla formazione professionale ed al lavoro si tiene conto, in quanto sia possibile, delle loro tendenze ed attitudini.
  • La Fondazione presta la necessaria assistenza alle persone bisognose senza distinzione di nazionalità, cultura, razza, religione, sesso, censo, condizione sociale e politica; sosterrà, nei limiti delle risorse disponibili, situazioni personali effettivamente marginali e disagiate anche sotto l’aspetto del bisogno economico.
  • La Fondazione adempie alle proprie finalità prevalentemente istituendo e gestendo servizi sociali, socio sanitari e sanitari di natura domiciliare, territoriale, residenziale e ambulatoriale per la tutela delle persone svantaggiate oggetto del proprio scopo istituzionale.
  • La Fondazione, nell’adempimento dei propri scopi istituzionali, può cooperare con Enti pubblici e privati e sottoscrivere convenzioni che ne regolamentino i rapporti, oltre a partecipare alla costituzione di soggetti, sia pubblici che privati, avendo analoghi scopi e alla gestione delle conseguenti attività.
  • La Fondazione garantisce agli utenti il pieno rispetto della dignità e della riservatezza personale. All’interno dei servizi socio-sanitari residenziali è garantita l’assistenza religiosa secondo le modalità da concordare, per i cattolici, con l’Ordinario Diocesano. Per le altre fedi religiose si rimanda alla Carta dei Diritti, da adottarsi con apposito regolamento.
  • La Fondazione promuove la ricerca scientifica di particolare interesse sociale e svolge attività di formazione sulle tematiche della disabilità e della non autosufficienza.
  • Può partecipare ad associazioni, enti ed istituzioni, pubbliche e private, la cui attività sia rivolta, direttamente od indirettamente, al perseguimento di scopi analoghi a quelli della fondazione medesima; la fondazione potrà, ove lo ritenga opportuno, concorrere anche alla costituzione degli organismi anzidetti;
  • La Fondazione promuove ed organizza manifestazioni, convegni, incontri, procedendo alla pubblicazione dei relativi atti o documenti, e tutte quelle iniziative ed eventi idonei a favorire un organico contatto tra la fondazione, gli operatori dei settori della sua attività ed il pubblico;
  • Può svolgere ovvero coordinare progetti di studio e ricerca, attività di documentazione nonché di formazione, corsi e seminari attinenti, direttamente od indirettamente, ai settori di interesse della fondazione;
  • La Fondazione può inoltre svolgere attività di raccolta fondi, in forma organizzata e continuativa, nel rispetto dei principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e il pubblico, ed in conformità a linee guida adottate con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
  • La Fondazione può inoltre svolgere tutte le attività connesse o accessorie a quelle statutarie in quan-to strumentali alle stesse, purché non incompatibili con la sua natura di Fondazione e realizzate nei limiti consentiti dalla legge. Non è consentito svolgere attività diverse da quelle istituzionali.

Storia dell’ISAH e dell’Istituto Sordomuti

L’Istituto Sordomuti di Oneglia venne fondato dal Padre Scolopio Giovanni Battista De Negri che iniziò la sua attività di educatore nel 1853. Per l’esordio furono fondamentali gli apporti economici del Comune di Oneglia, dei Comuni limitrofi, dell’ospedale della Carità e la generosità di cittadini privati.
Dopo essere stati ospiti del collegio cittadino di piazza Ulisse calvi, nel 1892 avvenne il trasferimento definitivo nei nuovi locali. Nel medesimo anno, grazie alla donazione di 5003 da parte del signor Francesco Verda, l’istituto venne aperto anche alle allieve di sesso femminile.
Un aspetto che non fu mai trascurato fu l’inserimento del giovane nella società, si decise perciò accanto al corso di studi elementari, di istituire una serie di laboratori dove si insegnavano tecniche di agricoltura, falegnameria, sartoria, ricamo, maglieria. Il personale religioso venne affiancato da quello di docenti specializzati secondo la migliore tradizione dell’istituto.
Alla fine degli anni ottanta del ‘900, scaduto l’accordo con le Suore della Misericordia di Savona, il Consiglio di amministrazione, formato da esperti, decise di aprire le porte dell’istituto a ragazzi portatori di altri Handicap, trasformandosi in Centro di Riabilitazione polivalente.
Nel 1995 l’Ente ha assunto l’attuale denominazione.

Storia della Residenza Protetta di Dolcedo

Vedi la sezione Area Anziani.

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Ultima revisione: 21/07/2011 11:38:10

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