(foto realizzate da Donna Corboy)
“ IL GIARDINO DELLA MEMORIA” Realizzazione di un ambiente protesico per soggetti affetti da demenza tipo Alzheimer.
l gestire il girovagare afinalistico(wondering)
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(Progetto Arch. Maurizio Arnaldi – Albenga)
Le strutture per anziani dovrebbero proporsi come luogo di vita, in cui realizzare un progetto assistenziale, e in grado di dare all’ospite e ai suoi familiari l’opportunità di godere ancora in libertà di spazi aperti, dove il movimento è senza limiti e pericoli, e dove è possibile ripristinare un contatto con la natura e i suoi bioritmi.
Il Giardino Alzheimer nasce con le seguenti finalità terapeutiche:
* Ridurre i problemi comportamentali e, in particolare: il disorientamento spazio temporale, i tentativi di fuga, il girovagare afinalistico (wandering) e le reazioni catastrofiche;
* Ridurre l’uso dei farmaci psicoattivi;
* Ridurre, se non abolire, il ricorso alla contenzione;
* Rallentare il declino delle capacità funzionali;
* Stimolare le capacità residue
* Stimolare la memoria remota dei pazienti nei riguardi delle loro attività precedenti, come ad esempio coltivare l’orto, accudire i fiori, passeggiare nel giardino, ecc.
* Compensare i deficit cognitivi e funzionali causati dalla demenza.
Lo spazio verde si configura come uno spazio dei sensi, (il tatto, l’olfatto, la vista), e uno spazio connettivo. Il primo è caratterizzato da piccole zone con spazi dedicati a specifiche essenze: aree colorate (piante selezionate in modo da garantire una corretta distribuzione cromatica) e aree aromatiche (piante che emettono profumazione intense al solo sfregamento delle foglie). Lo spazio connettivo è dato dal manto erboso e dagli elementi arborei.
Il malato d’Alzheimer ha bisogno di un ambiente sicuro e di una stimolazione mentale e fisica appropriata, per cui il progetto per il giardino prevede il rispetto di alcune componenti:
* Vegetazione: devono essere previste diverse specie, in modo da rappresentare quanti più aspetti terapeutici possibili. La vegetazione deve essere facilmente riconoscibile per il colore e il profumo dei fiori, conosciuta in quanto familiare, manipolabile in quanto non velenosa, evocante il trascorrere del tempo, per la diversità di colori e forme che assume con il trascorrere delle stagioni. La flora prevalente può essere di tipo arbustivo, e in ogni caso la presenza di alberi di alto fusto deve evitare ombre decise, che possono creare problemi di ansia. Le essenze devono avere valenza visiva (fiori molto colorati anche stagionali) ed olfattiva (giardino delle piante aromatiche). Molto utili sono anche le piante con fogliame villoso, quelle, cioè, che hanno foglie pelose; al tatto danno sensazioni diverse dal solito, piacevoli.
* Aree per la sosta: alcune devono essere più ampie ed ombreggiate, altre dotate di panchine perimetrali, in modo da favorire gli incontri e le attività ricreative collettive. A ridosso di queste aree sarebbe bene fossero presenti alberi da frutto e fiori profumati, per rendere ancora più rilassante e stimolante l’ambiente. E’ utile prevedere anche una o più monopanche, in quanto alcune persone affette da Alzheimer tentano di difendere un proprio spazio personale che, se non rispettato, può scatenare reazioni aggressive.
* Il percorso: deve essere unico, estremamente semplice, privo di biforcazioni e incroci, (per esempio, ad anello), in modo da aumentare la sicurezza degli ospiti e rinforzarne il senso di familiarità. E’ importante che anche gli operatori della struttura siano tranquilli e possano lasciare agli anziani libertà di movimento nell’ambito del giardino. Il percorso è l’elemento strategico del giardino: la sua forma particolare e la discreta luminosità del materiale di cui è costituito permettono all’ospite di non perdersi, e comunque di non sentirsi in ansia se dovesse fuoriuscire dal percorso, perché, al di là di esso, non incontra ostacoli fisici o psicologici, ma un tappeto erboso su cui è altrettanto piacevole camminare, sdraiarsi, rotolarsi, sentirsi libero e in sicurezza.
* I vialetti vanno pavimentati con colori adatti, tenui, con caratteristiche antisdruccciolo e antiriflesso, e dotati di corrimani di sicurezza, in modo da consentire una deambulazione sicura ed un benessere visivo. Il contrasto cromatico con la vegetazione deve rendere facilmente individuabile gli spazi di percorrenza, e l’assenza di dislivelli ed ostacoli tra percorso e manto erboso consente un cammino in sicurezza, anche nel caso in cui il malato abbandoni il tracciato.
* Punti di riferimento: devono essere progettati al fine di stimolare le capacità mnesiche e l’orientamento spaziale, generalmente compromessi. Possono essere rappresentati da un gazebo, un pergolato, un orto, aree di sosta, ecc. che aiutino l’orientamento e che siano facilmente individuabili, grazie alla loro particolare forma e alla vegetazione segnaletica (il particolare colore dei fiori, il loro profumo caratteristico), collocata in punti strategici del percorso e comunque sempre in prossimità dei luoghi di attrazione.
* Per favorire attività di giardinaggio, o di manipolazione di piante, fiori, ortaggi, si possono realizzare aiuole/orti sopraelevati (per esempio, con altezza di 90 cm) per rendere agibile l’attività senza doversi piegare.
* L’acqua: il rumore dell’acqua che scorre rappresenta un importante stimolo uditivo nell’archivio della memoria. Nel giardino può essere, per esempio, prevista una fontanella, con la possibilità che gi ospiti vi si possano avvicinare in tutta sicurezza e vi possano anche bere.
* Recinzione: il giardino deve logicamente essere protetto, ma è bene che la recinzione sia mimetizzata, per esempio attraverso specie rampicanti, al fine di evitare d’infondere un senso di chiusura.
* Illuminazione: la fruizione serale, (e diurna, in condizioni metereologiche sfavorevoli), può essere garantita da un sistema di illuminazione, finalizzato ad identificare il percorso.
Il concetto di base del giardino Alzheimer è che esso deve rappresentare un percorso guidato, all’interno del quale le persone affette da Alzheimer possono muoversi liberamente, senza pericoli, in vialetti pavimentati oppure in spazi verdi, senza alcun tipo di ostacolo, e caratterizzato da un buon numero di panchine e corrimani. La guida ideale è rappresentata dalla natura: chi lo frequenta e vi sosta entra, infatti, in contatto con i diversi colori e aromi delle varie specie di piante presenti.
Facilità d’orientamento, sicurezza, libertà di movimento, privacy e serenità, stimolazione sensoriale, sperimentazione terapeutica, sono i principi fondatori di un progetto valido.